Trump ha ragione: i bitcoin sono creati dal nulla.

Qualcuno, come il caro leader …ehm presidente Trump, dice che i bitcoin sono creati dal nulla (in inglese out of the thin air).
In molti, sostenitori di questa tecnologia, si affrettano a rispondere che non è vero, ma io, con schiettezza vi dico: “sì è vero, sono creati dal nulla. Esattamente come i dollari!”

Dov’è dunque la differenza?

In primo luogo la difficoltà nel produrli: se è vero che “stampare” dollari è relativamente semplice (gli istituti di credito possono immettere nuovo denaro senza avere una controparte di carta) è altresì vero che “stampare” nuovi bitcoin è estremamente difficile, perché occorre una potenza di calcolo così elevata che nessun computer domestico può riuscirci.
In secondo luogo la prevedibilità:
è possibile prevedere quando la Fed alzerà o abbasserà i tassi e quando le banche immetteranno sul mercato nuovi dollari?
La risposta è ovviamente no. L’inflazione è dunque incontrollata e basata su scelte politiche.
È possibile sapere quanti bitcoin verranno minati diciamo il 31 dicembre 2036? Certo che sì!
Bitcoin è un sistema monetario basato sulla matematica, non su scelte politiche, quindi so che il 31 dicembre 2036 verranno minati 0,390625 bitcoin ogni 10 minuti circa.
Questa si chiama in gergo “controlled supply“, e comporta un’inflazione controllata.

Ci sono poi altre differenze tra Bitcoin e Dollaro:
ad es. il primo è transnazionale e gestibile direttamente dagli individui, il secondo è soggetto a limiti ed embarghi e, nel caso di trasferimenti transnazionali (o interni a uno stesso Stato ma digitali) gestito da una terza parte di “fiducia” (la banca o una corporazione privata autorizzata).
Un’ulteriore differenza, non molto sottolineata, è che i dollari di carta sono utilissimi per tirare cocaina una volta arrotolati, cosa che non si può fare con Bitcoin. Un punto di demerito per BTC, non adatto a questo tipo di attività.

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