Quando Nakamoto creò il Bitcoin Core Wallet, la prima versione di portafoglio Bitcoin, ad ogni chiave privata da esso generata corrispondeva – e corrisponde tutt’ora – un indirizzo pubblico.

Questo tipo di wallet è in gergo chiamato JBOK (“Just a Bunch Of Keys”), perché di fatto non fa altro che fornire una collezione di chiavi private generate casualmente, ognuna di esse legata a un indirizzo pubblico; in termini più tecnici si tratta di Type-0 nondeterministic wallet. Continue reading →



Bitcoin Core, detto anche Satoshi Wallet perché creato proprio da Satoshi Nakamoto, è il wallet full node più utilizzato sulla rete Bitcoin. Arrivato alla versione 0.17.1 è da oggi disponibile anche per i dispositivi che utilizzano Android come sistema operativo.


Pensato principalmente per gli Android set top box (ad esempio i mini pc Smart Tv), Android Bitcoin Core (ABCore) può essere utilizzato anche su dispositivi mobili, permettendo all’utente di disporre di un nodo personale Bitcoin anche in mobilità.

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Se avete chiaro il funzionamento di Bitcoin saprete che i bitcoin, intesi come unità informatica, non esistono; quando ci si scambia dei bitcoin si aggiorna in realtà un registro pubblico che certifica la proprietà degli stessi (la blockchain), firmando le transazioni con la nostra chiave privata, l’unico dato informatico realmente in nostro possesso. Quindi, non spostiamo bitcoin ma ne aggiorniamo la proprietà.

Per eseguire queste transazioni abbiamo bisogno di un portafoglio, in inglese wallet. Esistono diversi wallet, il più delle volte open source e gratuiti, ma possiamo distinguerne sostanzialmente due tipologie: i full node wallet e i wallet SPV (Simplified Payment Verification).

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